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Le storie dei pazienti

Un’artista. Unaex dietologa. Un medico. Il direttore di un albergo.

Cosa hanno in comune tutte queste persone?

Sono tutte sopravvissute alla tubercolosi (TB) e si impegnano a sensibilizzare, divulgando le loro storie.
Siamo orgogliosi di condividere queste storie.

Paulina

Paulina è un’artista moscovita impegnata in favore di tematiche come la stigmatizzazione e la discriminazione. Dopo essere sopravvissuta alla tubercolosi nel 2015, ha iniziato a unire la sua arte all’attivismo per abbattere le barriere che la società crea attorno alle persone stigmatizzate. I suoi lavori sono reperibili in collezioni private in Russia, Svizzera, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Francia e Colombia. Paulina è anche fondatrice e membro di TBPeople, una rete globale di persone con esperienza di tubercolosi.

Kelly

Kelly è un medico che si occupava di pazienti affetti da tubercolosi (TB), ma essere uno di loro si è rivelato tutta un’altra cosa. Uno degli aspetti più difficili è stato l’impatto su familiari, amici e pazienti, che sono stati costretti a sopportare mesi di trattamenti per essere entrati in contatto con lui. . Questa esperienza l’ha portato ad avere una nuova consapevolezza sul lavoro e si impegna instancabilmente per informare le altre persone, in particolare quelle appartenenti alla comunità sanitaria.

Ingrid

Ingrid ha contratto una TB resistente ai farmaci mentre lavorava come dietologa in un’ospedale pubblico della Provincia del Capo Orientale, in Sudafrica. Gli effetti collaterali del trattamento per la TB le hanno causato un’insufficienza epatica, portandola al coma. La TB le ha cambiato la vita e oggi è diventata una fervente portavoce della causa della TB. Ingrid è Responsabile operativo di TB Proof, un’organizzazione di sensibilizzazione sulla TB che offre piattaforme sulle quali le comunità interessate dalla TB possono fornire il proprio contributo per migliorare la prevenzione e la qualità delle cure associate a questa malattia.

Kahyr

Khayr è un direttore di hotel di successo del Nord Dakota. Quando era ancora uno studente universitario ha vissuto in Somalia, dove probabilmente ha contratto la TB multiresistente (MDR). Gli fu detto che le sue probabilità di sopravvivenza erano del 50%. Dopo una lunga battaglia, è guarito e ora lavora con We are TB, l’organizzazione dei sopravvissuti alla malattia.